Lievito naturale pt.2: Il rinfresco






Bene, Eccoci al primo rinfresco del nostro impasto

Prendiamo il contenuto del vasetto e lo pesiamo; aggiungiamo metà del suo peso di acqua e sciogliamo.
Notiamo che si è formata una "cremina", con tante bollicine, questo significa che si è formata anidride  carbonica ed è sintomo che è vivo: i primi batteri iniziano a lavorare. 
Aggiungiamo la farina, che sarà dello stesso peso dell'impasto (senz'acqua), ed impastiamo. Il risultato
sarà un bel panetto sodo, ma se è più morbido, poco male. Lo riponiamo di nuovo nel contenitore e attendiamo altre 24 ore. 
Lo stesso procedimento, ed allo stesso modo, si farà ogni giorno fino a quando ci accorgeremo che lieviterà in 4 ore, circa. 
Un passaggio importante è cercare di mantenere sempre la stessa quantità di impasto, in modo da non ritrovarsi una cucina inondata di lievito.
 

RIASSUMENDO
Se calcoliamo 200 gr di farina e ne rinfreschiamo 200 gr, al rinfresco successivo peseremo 200 gr di impasto e l'eccedenza la togliamo. 
Il lievito non può essere usato subito in ricetta, ma va rinfrescato due volte, dopo di che possiamo usarlo.
Le dosi per kg di farina è di 350 gr. La farina da utilizzare è a libera scelta, l'importante è che sia di ottima qualità.


COME CONSERVARE IL LIEVITO
Una volta rinfrescato, si conserva a temperatura ambiente, se lo utilizziamo il giorno dopo, in caso contrario, lo riponiamo in frigo e si potrà rinfrescare dopo 4/5 giorni.



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